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Scacco a Trump: lui vuole trivellare gli oceani, ma gli ambientalisti lo portano in tribunale
L’amministrazione repubblicana vuole annullare le protezioni marine per espandere le trivellazioni offshore. Greenpeace, Sierra Club e altre associazioni intentano cause legali per bloccare il piano, difendendo oceani e comunità costiere. Il braccio di ferro per l’ambiente continua
@Canva
Gli oceani sono di nuovo nel mirino del presidente USA, Donald Trump, ma gli ambientalisti non restano a guardare.
Greenpeace, Sierra Club e altre associazioni hanno lanciato la prima causa legale per fermare i piani di Donald Trump, che vuole espandere le trivellazioni offshore e cancellare alcune importanti protezioni marine. Una mossa che mette a rischio interi ecosistemi e le comunità costiere. La battaglia è appena iniziata, e la domanda è una sola: riusciranno gli attivisti a fermarlo prima che sia troppo tardi?
Appena insediatosi per il suo secondo mandato, il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo che revoca le misure adottate dall’ex presidente Joe Biden per proteggere vaste aree costiere dalle trivellazioni offshore. Una decisione che ha scatenato una risposta immediata da parte delle organizzazioni ambientaliste.
Il 19 febbraio, i gruppi ambientalisti hanno presentato la prima causa
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