Salario minimo, quali sono i pro e i contro?

Torna il dibattito sul salario minimo, che si ripresenta ciclicamente nel nostro paese. Quali sono i suoi pro e contro? La nostra analisi

Torna il dibattito sul salario minimo, che si ripresenta ciclicamente nel nostro paese. L’ultima proposta proviene dai partiti di opposizione (Pd, M5s, Azione, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra Italiana), esclusa Italia Viva, e prevede l’imposizione di un salario minimo di 9 euro lordi l’ora. Una soglia minima pari a quella presentata dal M5s nel 2019, con un’inflazione decisamente inferiore a quella di oggi. Una proposta che difficilmente sarà accolta dalla maggioranza, con la premier Giorgia Meloni più volte ha detto di non considerare la misura la risposta da dare alla questione delle basse retribuzioni e la ministra del Lavoro Marina Calderone che si è detta non “convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge”. Facciamo il punto sulla situazione negli altri paesi europei e sui pro e contro del salario minimo.

La situazione in Europa

Secondo l’analisi dello Studio Legale Daverio&Florio, specializzato in diritto del lavoro e della previdenza sociale, il salario minimo vige in quasi tutti i paesi europei, eccetto Italia, Danimarca, Austria, Finlandia e Svezia. Nel nostro paese, così come in Svezia e Danimarca, non è stato introdotto


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