Ritrovata una parte dell’antichissima mappa del cielo stellato dell’astronomo Ipparco, era nascosta in un testo del X secolo
Un nuovo studio scientifico mostra una incredibile scoperta: una pergamena con un testo dell’astronomo Ipparco, parte del suo catalogo stellare. Le osservazioni dell’astronomo erano però celate in fogli palinsesto. Grazie all’imaging multispettrale i ricercatori hanno potuto rintracciare il primissimo testo, opera di Ipparco
Meravigliosa scoperta nel monastero greco-ortodosso di Santa Caterina del Sinai, in Egitto. Un frammento della prima mappa della volta celeste di Ipparco da Rodi, il primo catalogo stellare conosciuto, è stato rinvenuto da alcuni ricercatori tra testi cristiani. A darne notizia è un nuovo studio apparso recentemente sulla rivista Journal for the History of Astronomy.
Nel monastero i ricercatori hanno scoperto alcuni fogli di pergamena del Codex Climaci Rescriptus, un catalogo contenente testi in siriaco del X o XI secolo. La maggior parte è custodita al Museum of the Bible di Washington. Questi fogli sono però un palinsesto, sono stati cioè raschiati per poter essere nuovamente utilizzati.
Tramite l’imaging multispettrale i ricercatori sono riusciti a scovare il testo nascosto nel manoscritto. Con diverse lunghezze d’onda delle luce e algoritmi informatici è stato decifrato il primissimo testo della pergamena.
All’interno erano narrati imiti sull’origine stellare di Eratostene, alcune parti del poema Phaenomena del III
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