Rigopiano, la valanga non fu provocata dal terremoto
Il tribunale chiamato a decidere su una causa di risarcimento ha escluso che la frana del 18 gennaio 2017 (29 morti) fu innescata da alcune scosse registrate in quel periodo in Abruzzo
La valanga che il 18 gennaio del 2017 ha travolto l’hotel Rigopiano provocando la morte di 29 persone non fu innescata dalle scosse di terremoto che quel giorno interessarono l’Abruzzo. È quanto ha stabilito, come riferisce il Tgr Abruzzo, la sesta sezione del tribunale civile di Milano che ha respinto il ricorso di indennizzo intentato contro una compagnia assicurativa dalla società proprietaria dell’albergo che invocava, appunto, il nesso di causalità tra il sisma e la valanga in merito ad una polizza relativa ai soli danni da terremoto.
Poche ore prima del catastrofico evento che provocò la morte di 29 persone in Abruzzo erano state registrate alcune scosse di terremoto ritenute una «coda» dell’evento che aveva interessato le zone confinanti zone del Lazio e delle Marche.
Quella pronunciata oggi dal tribunale di Milano è la prima sentenza sulla tragedia dell’hotel. «Siamo contenti perché a cinque anni dalla tragedia di Rigopiano c’è un prima sentenza di un tribunale della repubblica italiana – afferma il Comitato dei parenti delle vittime – Riguarda il nesso di causalità tra il sisma e la valanga, un aspetto molto importante assai dibattuto soprattutto nel processo penale ancora in corso e al vaglio dei consulenti. Un primo pezzo di giustizia in memoria delle vittime di Rigopiano a cinque anni dalla tragedia».
Quanto stabilito a Milano è importante al fine del processo penale perché esclude che il crollo possa essere stato pro vocato da elementi esterni all’eccezionale nevicata. Al centro dell’inchiesta restano la sicurezza e la tenuta dell’albergo in cui si trovavano le 29 vittime al momento della valanga. la struttura era stata costruita su una zona considerata «ad alto rischio» per le valanghe. Un’inchiesta per abusi edilizi era stata aperta dopo un ampliamento dell’albergo nel 2007 ma gli imputati erano stati tutti assolti «perché il fatto non sussiste». Per la tragedia dell’hotel la procura di pescara aveva invece emesso nel novembre del 2017 23 avvisi di garanzia (tra i quali tre ex governatori dell’Abruzzo): tutte le accuse erano state archiviate due anni più tardi. L’indagine riguarda ora solo il gestore dell’albergo, gli ex sindaci di Farindola 8il comune nel cui territorio è compreso Rigopiano) e alcuni impiegati del medesimo municipio