Questo progetto sta ripristinando la flora autoctona sul fiume Mapocho, tra cui la pianta madre degli indigeni

La Fondazione Mapocho Vivo ha avviato un importante progetto di rimboschimento per ripristinare la flora autoctona sulle rive del fiume Mapocho, in Cile. Tra le piante reintrodotte, vi è la nalca (Gunnera tinctoria), una specie autoctona dalle foglie imponenti che può raggiungere fino a quattro metri di altezza. Conosciuta anche come pangue, è la pianta...

La Fondazione Mapocho ha avviato un progetto di rimboschimento sul fiume Mapocho, in Cile, reintroducendo piante autoctone come la nalca, la pianta madre degli indigeni

@mapochovivo/Instagram

La Fondazione Mapocho Vivo ha avviato un importante progetto di rimboschimento per ripristinare la flora autoctona sulle rive del fiume Mapocho, in Cile. Tra le piante reintrodotte, vi è la nalca (Gunnera tinctoria), una specie autoctona dalle foglie imponenti che può raggiungere fino a quattro metri di altezza.

Conosciuta anche come pangue, è la pianta madre degli indigeni ed è tipica delle foreste pluviali temperate cilene, dove ha avuto un ruolo centrale nella cultura e nella medicina tradizionale Mapuche-Pehuenche, grazie alle sue proprietà terapeutiche per disturbi dello stomaco, febbre, infezioni respiratorie e problemi del tratto urinario.

Questo progetto è nato dopo che i volontari della fondazione hanno identificato alcuni esemplari di nalca durante una spedizione, accorgendosi che in passato era una presenza comune nelle aree urbane del fiume. Spinti dal desiderio di ripristinare l’aspetto originale del Mapocho, i volontari hanno raccolto semi di questa pianta per favorirne la propagazione.

Sono


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