Questo documentario ci sbatte in faccia tutte le conseguenze degli allevamenti intensivi di pesce

Il documentario “Until the End of the World” di Francesco De Augustinis esplora il controverso mondo degli allevamenti intensivi di pesce, mettendo in evidenza le implicazioni ambientali, sociali ed economiche di questa industria in rapida crescita. Il report dell’ONG inglese Feedback, che ha ispirato il documentario, solleva preoccupazioni specifiche sui produttori di salmone norvegesi e...

Il documentario “Until the End of the World” è andato ad indagare sugli allevamenti intesivi di pesce, evidenziando tutte le problematiche ambientali che porta con sé

@Until the End of the World

Il documentario “Until the End of the World” di Francesco De Augustinis esplora il controverso mondo degli allevamenti intensivi di pesce, mettendo in evidenza le implicazioni ambientali, sociali ed economiche di questa industria in rapida crescita.

Il report dell’ONG inglese Feedback, che ha ispirato il documentario, solleva preoccupazioni specifiche sui produttori di salmone norvegesi e la loro presunta sottrazione di risorse alimentari ai Paesi dell’Africa Occidentale per produrre mangimi.

Secondo lo studio, nel 2020 quasi 2 milioni di tonnellate di pesci selvatici commestibili sarebbero stati utilizzati per produrre olio di pesce, principalmente per i mangimi dei salmoni norvegesi. Gran parte di questo pesce proveniva dai Paesi dell’Africa Occidentale, un’area già a rischio di sicurezza alimentare, e avrebbe potuto nutrire tra 2,5 e 4 milioni di persone.

Il ruolo dell’acquacoltura e la “blue transformation”

Il documentario sottolinea che la questione va oltre i salmoni norvegesi, evidenziando


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