Questo dipinto, scampato alle esplosioni del porto di Beirut del 2020, è opera di Artemisia Gentileschi
Il quadro, di cui finora non si ipotizzava l’artefice, è stato gravemente danneggiato dalle esplosioni che hanno colpito il porto di Beirut nel 2020
Ricorderete certamente l’esplosione nel porto di Beirut, nell’agosto del 2020, che provocò oltre 200 morti e 7.500 feriti. Decine furono gli edifici distrutti o danneggiati dall’incidente. Tra questi, anche il Palazzo Sursock, una splendida residenza privata costruita a metà dell’Ottocento, a metà strada fra un palazzo veneziano e le ambientazioni fatate da mille e una notte.
Conservati all’interno della residenza quadri e altre opere d’arte di inestimabile valore, che i restauratori di tutto il hanno cercato di riportare al loro splendore originario. Ed è proprio da questi restauri che arriva un’incredibile scoperta.
Il dipinto “Ercole e Onfale”, attualmente in restauro presso il John Paul Getty Museum di Los Angeles, sarebbe opera della pittrice italiana Artemisia Gentileschi, attiva in epoca barocca. Il quadro va ad aggiungersi all’altro lavoro presente nella residenza libanese e sempre attribuito a Gentileschi: la “Maddalena Sursock”, restaurata nel nostro Paese.
Il quadro raffigura la scena che si svolge all’indomani dell’omicidio, commesso involontariamente da parte di Ercole, del giovane figlio del re di Echalia, Ifito. Come punizione, l’oracolo di Delfi condanna Ercole a lavorare come schiavo per un anno.
Ma non solo: il grande eroe è costretto a fare lavori femminili e indossare abiti femminili. Infatti, nel quadro si può vedere il virile Ercole che, indossati abiti da donna, che tiene un fuso di lana mentre Onfale e le sue fanciulle fanno la
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