
Questa fotografa celebra le donne africane, e la cultura del Kenya, con ritratti vibranti e ipnotici
Thandiwe Muriu aveva solo 14 anni quando si è innamorata della fotografia, iniziando a sperimentare con la vecchia Nikon del padre. Mentre le sue coetanee si dedicavano ai lavori domestici, lei preferiva cambiare gomme, aggiustare oggetti e naturalmente… fotografare. Fin da giovanissima, mostrava una curiosità vivace e uno spirito indipendente, destinati a guidarla lontano. View...
Le fotografie di Thandiwe Muriu esplorano le complesse dinamiche dell’identità femminile, incorporando tessuti e oggetti comunemente utilizzati in Kenya, il paese da dove proviene
@Thandiwe Muriu/Instagram
Thandiwe Muriu aveva solo 14 anni quando si è innamorata della fotografia, iniziando a sperimentare con la vecchia Nikon del padre. Mentre le sue coetanee si dedicavano ai lavori domestici, lei preferiva cambiare gomme, aggiustare oggetti e naturalmente… fotografare. Fin da giovanissima, mostrava una curiosità vivace e uno spirito indipendente, destinati a guidarla lontano.
Autodidatta, a soli 17 anni ha avviato la sua carriera professionale, approdando già a 23 alla sua prima campagna pubblicitaria. I suoi scatti, vibranti e ipnotici, sembrano frutto della manipolazione digitale, ma in realtà sono pura fotografia (fatta eccezione per qualche piccolo ritocco): una sapiente composizione di colori, pattern e texture.
La sua arte si nutre di elementi della quotidianità: tessuti, oggetti domestici e materiali di uso comune si trasformano in simboli visivi di forza e identità. I tessuti, in particolare, occupano un ruolo centrale nei suoi lavori: rappresentano non solo la ricchezza culturale dell’Africa, ma
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