Qual è il reale impatto dei vaccini anti-covid sul rischio trombosi? Il maxi-studio su oltre 5 milioni di persone
Secondo un vasto studio pubblicato su Nature, trombosi, piastrinopenia e trombosi con piastrinopenia potrebbero essere più frequenti in quanti hanno contratto il Covid-19 senza aver fatto il vaccino
Il rischio di eventi tromboembolici potrebbe essere di 7 volte maggiore tra i pazienti infettati con SARS-CoV-2 rispetto alla popolazione generale. Quanto all’embolia polmonare, il rischio potrebbe arrivare a oltre 12 volte. Di contro, la possibilità di un evento avverso di questo tipo diminuirebbe di 1,12 volte tra coloro che hanno fatto il vaccino anti-Covid rispetto alla popolazione generale prima della pandemia.
È quanto emerge da un mega studio pubblicato su Nature che ha esaminato 5,6 milioni di vaccinati (3,7 milioni di persone con Vaxzevria di Astrazeneca e 1,8 milioni con Comirnaty di Pfizer) nel Regno Unito, indagando l’incidenza di trombosi, piastrinopenia e trombosi con piastrinopenia, a confronto con i dati di 400mila altre persone che sono state contagiate con il virus e che non erano precedentemente vaccinate.
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In pratica,
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