“Piove” droga a Mammagialla: col drone finisce direttamente nelle mani di un camorrista al 41 bis
Il velivolo portava due etti e mezzo di hashish e un telefonino
È riuscito a creare un piccolo varco nella finestra della cella in cui è detenuto, in modo da inserire la mano e acciuffare il pacco che dall’esterno del carcere gli stavano recapitando con un drone. L’apparecchio è però stato avvistato dagli agenti della polizia penitenziaria di Mammagialla durante un servizio di osservazione mirato e subito intercettato all’altezza di una cella del 41 bis. Il destinatario, infatti, era un detenuto recluso in regime di carcere duro perché ritenuto un camorrista vicino al clan dei Casalesi: Nicola Russo.
Il drone portava 250 grammi di hashish e un telefonino che sarebbero entrati nel penitenziario di Viterbo se non fosse stato per l’intervento degli agenti. Russo è stato arrestato in flagranza di reato la sera del 2 agosto scorso: in una mano aveva il pacco appena sganciato dal piccolo velivolo, nell’altra un secondo cellulare munito di gps – già introdotto clandestinamente in carcere – che avrebbe usato nell’ultima parte del volo per indicare il punto esatto in cui far planare il drone. È stato tutto sequestrato dalla polizia penitenziaria.
Per Russo, difeso dall’avvocato Luigi
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