Pile a bottone: perché sono così pericolose e cosa fare per salvare la vita di tuo figlio

Ha rischiato la vita, ma ha da poco lasciato l’Ospedale del cuore di Massa dopo un ricovero in terapia intensiva la bimba di appena un anno che aveva ingerito una pila a bottone. L’ennesimo caso, fortunatamente conclusosi nel migliore dei modi, ma solo lo scorso novembre una bambina era deceduta. Leggi anche: Batterie a bottone, un...

La piccola di solo un anno ha lasciato da pochi giorni la rianimazione dell’ospedale dopo un ricovero in terapia intensiva. Un episodio, per fortuna a buon fine, che deve far porre nuovamente l’attenzione su quei killer silenziosi che sono le batterie a bottone

Ha rischiato la vita, ma ha da poco lasciato l’Ospedale del cuore di Massa dopo un ricovero in terapia intensiva la bimba di appena un anno che aveva ingerito una pila a bottone.

L’ennesimo caso, fortunatamente conclusosi nel migliore dei modi, ma solo lo scorso novembre una bambina era deceduta.

Leggi anche: Batterie a bottone, un potenziale “killer silenzioso” per i bambini: facciamo ancora più attenzione a Natale

La presenza di una pila nella cavità dell’esofago – spiega Roberto Lo Piccolo, chirurgo che ha eseguito l’intervento– provoca infatti tre tipologie di danni: elettrico, meccanico e chimico. In primo luogo, in una cavità così ristretta quale è quella dell’esofago, l’anodo e il catodo presenti nella pila si attivano e in tempi rapidissimi sono capaci di lesionare gravemente le mucose delle pareti, provocando ulcerazioni anche molto


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