Perché solo 20 anni all’uomo che ha distrutto la vita di Gisèle Pélicot, oggi simbolo della lotta contro le violenze sessuali?

Una vicenda che ha dell’orrore dentro, fuori e tutt’attorno. Una vicenda che narra in maniera chiara e inconfondibile il sistema di soprusi e abusi che un essere umano può mettere su, rimanendo impunito per anni, quanto basta per spezzare in due la vita intera di una donna che quegli abusi li subiva. La storia di...

L’ha drogata per anni con farmaci nascosti nel cibo, mentre consentiva a sconosciuti di abusare di lei, filmando tutto e archiviando centinaia di video. Ma Dominique Pelicot è stato condannato soltanto a 20 anni di carcere e nell’opinione pubblica c’è ovviamente indignazione per questo. Perché non è stata richiesta una pena maggiore? Facciamo il punto

Una vicenda che ha dell’orrore dentro, fuori e tutt’attorno. Una vicenda che narra in maniera chiara e inconfondibile il sistema di soprusi e abusi che un essere umano può mettere su, rimanendo impunito per anni, quanto basta per spezzare in due la vita intera di una donna che quegli abusi li subiva.

La storia di Gisèle Pélicot e del suo carnefice ha riaperto lo squarcio dell’incredulità: violentare e far violentare la moglie da decine di uomini è quanto mai ci possa essere di più crudele e disumano, dove quel “disumano” è la parola più sbagliata: è l’uomo che compie simili atti, nessun altro essere vivente (a meno che non crediate all’Oscuro signore di Mordor…).

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