Perché non dovresti inserire la plastica compostabile nel tuo compost domestico (ma gettarla comunque nella raccolta dell’umido)
Se getti via posate o imballaggi in plastica compostabile nella compostiera domestica, dovresti smettere di farlo. La maggior parte di questi materiali non si biodegrada davvero entro 6 mesi e deve essere trattato in appositi impianti, come confermato anche da un recente esperimento condotto nel Regno Unito
La plastica compostabile si è imposta ormai da diversi anni come alternativa a quella tradizionale, altamente inquinante. Ancora oggi, però, in tanti finiscono per smaltirla in maniera inadeguata. E non è del tutto chiaro cosa si intenda per materiale compostabile. Per essere considerato tale un prodotto deve presentare le seguenti caratteristiche:
biodegradabilità (ovvero deve degradarsi del 90% entro 6 mesi) disintegrabilità (almeno il 90% deve frammentarsi nel compost finale entro 3 mesi) assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio e sul prodotto finale
Ma è un buona idea, quindi, gettare via posate, piatti o imballaggi realizzati in bioplastica nella compostiera domestica? La risposta è: no. Questi rifiuti, infatti, vanno conferiti nell’umido, in quanto sono destinati ad essere smaltiti in appositi impianti e nella compostiera i tempi di decomposizione si dilatano anche parecchio.
A confermarlo è un nuovo studio realizzato dai ricercatori dell’University College di Londra e apparso sulla rivista scientifica Frontiers. Dalla ricerca è emerso che il 60% della plastica compostabile non si degrada completamente nelle compostiere domestiche, finendo inevitabilmente nel suolo.
Leggi anche: Bicchieri, buste e bioplastiche compostabili tra i rifiuti organici fanno bene al compost o lo rovinano?
La maggior parte della plastica compostabile non è adatta alle compostiere domestiche: lo studio britannico
Per giungere al risultato gli studiosi hanno portato avanti un esperimento, nell’arco di 24 mesi,
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER