Paludan brucia ancora una volta il Corano: «Lo farò ogni venerdì». Ankara convoca l’ambasciatore danese
Il ministero degli Esteri turco ha convocato l’ambasciatore danese per protesta contro l’attivista di estrema destra Rasmus Paludan che ha bruciato il Corano davanti ad una moschea di Copenaghen. Ankara ha fatto sapere di considerare il gesto “provocatorio” e parla di “crimine di odio”.
«Brucerò una copia del Corano ogni venerdì»
«Brucerò una copia del Corano davanti all’ambasciata turca a Copenaghen ogni venerdì, fino a quando la Svezia non entrerà a fare parte della Nato», ha detto Paludan, che ha la doppia cittadinanza svedese e danese, citato dall’agenzia di stampa danese Ritzau. Sabato scorso aveva bruciato una copia del libro sacro davanti all’ambasciata turca a Stoccolma scatenando l’ira del mondo musulmano e provocando la cancellazione, da parte turca, della visita ad Ankara del ministro degli Esteri svedese.
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Chi è Rasmus Paludan
Rasmus Paludan ha fondato “Stram Kurs” nel 2017 ma alle elezioni del 2019 non ha superato la soglia del 2% necessaria per accedere al Parlamento. Paludan oltre a chiedere l’ingresso della Svezia nella Nato, chiede la messa al bando dell’Islam e l’espulsione di tutti i “richiedenti asilo non occidentali” dalla Danimarca. Nell’aprile 2019 Paludan
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