Open Arms, spunta un video di un sommergibile che “incastra” l’Ong al processo contro Salvini
Al processo Open Arms a carico del ministro Matteo Salvini spunta a sorpresa un video realizzato da un sommergibile il primo agosto del 2019 e relativo alle operazioni di salvataggio della ong. Il video è stato acquisito, su richiesta della difesa del leader della Lega, Giulia Bongiorno, dal Tribunale presieduto da Roberto Murgia. I giudici hanno acquisito al fascicolo del dibattimento il materiale audio, fotografico e video riguardanti le operazioni della nave Open Arms il primo agosto di tre anni fa, il primo delle operazioni di salvataggio di migranti in mare. Nel video, del primo agosto 2019, realizzato da un sommergibile italiano, in cui in acque Sar libiche, si vedrebbe la nave Open Arms che si avvicina un barchino che non sembrerebbe in situazioni di pericolo. L‘Ong però sarebbe intervenuta ugualmente e il tutto senza avvisare le autorità o senza lanciare allarmi.
Open Arms, nel video del sommergibile le “anomalie” dell’Ong
La documentazione emersa dai video e dagli audio fatti dal sommergibile ‘Venuti’ il primo agosto del 2019 sulla ong Open Arms “fa emergere molte anomalie”, ha detto oggi in aula l’avvocata Giulia Bongiorno. “Il sommergibile della Marina militare italiana era in mare per monitorare le attività nel mar Mediterraneo. “Tutto questo materiale in cui viene fotografata la condotta di Open Arms non è mai stato visionato .- dice l’avvocata – non sfuggirà al Tribunale la rilevanza”. “Al ministro Salvini viene contestato di non avere dato il Pos (un porto sicuro ndr) mentre la difesa dice che è stato fatto il legittimo divieto di transito. Finora si è detto che quelle anomali non c’erano, invece questa documentazione fa emergere quelle anomalie”.
Le accuse a Salvini: aver impedito l’ingresso alla nave
Il Presidente Roberto Murgia ha ammesso la produzione della documentazione
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