Oltre l’indignazione: la tragica morte di Liam Payne e il fragile confine dell’empatia
L’indignazione per la diffusione delle foto dell’ex membro degli One Direction senza vita svela un’empatia selettiva e una gerarchizzazione del dolore nel mondo mediatico. Riflettiamo sul perché ci sentiamo più coinvolti da tragedie che ci toccano da vicino
Un volo di quasi 14 metri dal terzo piano del Casa Sur Hotel Palermo (Buenos Aires), e la vita di Liam Payne, ex membro degli One Direction, si spegne tragicamente. All’arrivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare. Il 31enne è stato dichiarato morto sul posto.
Una notizia che ha sconvolto il mondo, lasciando attoniti milioni di fan. Ma oltre al dolore per la perdita di un giovane talento, è emerso un altro elemento inquietante: la diffusione di foto del suo corpo senza vita, catturate e condivise senza alcun rispetto per la sua memoria e per il dolore dei suoi cari.
Questa violazione della privacy, questa morbosa esposizione della tragedia personale, ha scatenato un’ondata di indignazione globale. Fan, amici e familiari hanno espresso il loro sgomento, condannando la mancanza di umanità di
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