
Oggi è il giorno della consapevolezza. Un ordigno sotto l’auto di Sigfrido Ranucci: quando la verità fa paura
Proprio così, oggi è uno di quei giorni in cui noi che facciamo comunicazione prendiamo atto di una cosa: viviamo in un clima pessimo, di silenzi obbligati e di bavagli. Di isolamento, anche, e di ordigni sotto le auto. Quasi un copione degli anni ’80, quando giornalisti, giornalisti “scomodi” come Siani, saltavano in aria. Oggi,...
Le giornaliste e i giornalisti di GreenMe esprimono piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, vittima di un clima d’odio nei confronti di chi fa (in maniera trasparente e impeccabile) il proprio lavoro d’inchiesta
17 Ottobre 2025
Proprio così, oggi è uno di quei giorni in cui noi che facciamo comunicazione prendiamo atto di una cosa: viviamo in un clima pessimo, di silenzi obbligati e di bavagli. Di isolamento, anche, e di ordigni sotto le auto. Quasi un copione degli anni ’80, quando giornalisti, giornalisti “scomodi” come Siani, saltavano in aria. Oggi, però, con sottili e brutali differenze.
In queste ore sarebbe potuto accadere a Sigfrido Ranucci. La sua auto e quella della figlia sono esplose, quasi contemporaneamente, a Campo Ascolano, località di Pomezia, alle porte di Roma, nella serata di ieri. Sotto casa, sotto al naso, pochi minuti dopo che erano passati di lì.
Poco dopo le due di notte Ranucci dà un primo commento al telefono col
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