“Non c’è un’unica alternativa ai combustibili fossili”: il discorso di Giorgia Meloni alla COP29
Alla COP29, Giorgia Meloni riafferma l’impegno dell’Italia nella transizione energetica, ma le sue parole sollevano interrogativi sulla validità di un approccio che mette sullo stesso piano le tecnologie rinnovabili e i combustibili fossili. La sfida è comprendere quanto il pragmatismo possa affrontare le urgenze ambientali
Alla COP29 di Baku, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato l‘Italia come attore protagonista nella lotta contro il cambiamento climatico, ma con un approccio che definisce “pragmatico”. Una visione che, più che ambiziosa, sembra giocare su un equilibrio precario e instabile tra sostenibilità e interessi economici. L’adagio utilizzato dalla premier “la natura va difesa con l’uomo al centro” suona come una dichiarazione di intenti dietro cui, però, si cela un programma che, nel tentativo di essere inclusivo e non ideologico, potrebbe finire per rallentare l’adozione delle soluzioni energetiche più urgenti e efficaci, cioè le fonti di energia rinnovabile.
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Meloni ha sottolineato che la transizione energetica deve essere compatibile con le esigenze economiche, evitando un approccio ideologico che rischierebbe di “portarci fuori strada”. La neutralità tecnologica, secondo
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