Niente rivincita per Caltagirone. Pure in Mediobanca non tocca palla
La resa dei conti si avvicina. E potrebbe tradursi in un nuovo schiaffo ai danni soprattutto di Francesco Gaetano Caltagirone (nella foto), ancor più che del gruppo Delfin che fa capo ai Del Vecchio. La battaglia di Mediobanca è destinata a concludersi in modo simile a quella di Generali. Si tratta, di fatto, di un secondo round. Che potrebbe confermare l’esito del primo, sancendo una vittoria per ko. La battaglia di Generali si era conclusa con la sconfitta di Caltagirone e Del Vecchio e la vittoria della lista presentata dal consiglio d’amministrazione uscente, espressione proprio di Mediobanca.
I manager al comando di Mediobanca verso la riconferma. Dopo Generali, il costruttore Caltagirone e Del Vecchio restano isolati
Ora le cose potevano andare diversamente, ma alla fine potrebbe prevalere anche stavolta lo status quo. Ma andiamo con ordine. Lo statuto di Mediobanca prevede che la lista di maggioranza elegga 12 consiglieri, la seconda tre e la terza una se supera il 2% del capitale. Un consigliere andrà alla lista Assogestioni. Per il resto la vittoria per il board uscente sembra molto vicina.
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