Nella provincia di Asti si potrà sparare ai piccioni per il loro “contenimento”

Per contenere il numero dei piccioni, dopo Torino anche nella provincia di Asti si potrà sparare. Bisognerà avere un porto d’armi e seguire un corso di formazione, ma di fatto la soluzione resta uccidere. Insorgono le associazioni ambientaliste che ricordano l’esistenza di ben altre misure. Come si legge sul portale locale ‘La Nuova Provincia’, dopo...

Nella provincia di Asti si potrà contenere il numero dei piccioni, “semplicemente” sparando. Bisognerà avere un porto d’armi e seguire un corso di formazione, ma di fatto la soluzione resta uccidere

Roberta De Carolis

10 Agosto 2025

Canva

Per contenere il numero dei piccioni, dopo Torino anche nella provincia di Asti si potrà sparare. Bisognerà avere un porto d’armi e seguire un corso di formazione, ma di fatto la soluzione resta uccidere. Insorgono le associazioni ambientaliste che ricordano l’esistenza di ben altre misure.

Come si legge sul portale locale ‘La Nuova Provincia’, dopo un censimento di specie, l’amministrazione ha dedotto che il numero di alcune di loro era decisamente superiore al “normale” e ha autorizzato il contenimento attraverso l’abbattimento. Tra questi i piccioni che nella sola Asti sono risultati pari a 14 mila per chilometro quadrato.

Nei centri abitati – spiega in particolare il consigliere delegato Davide Migliasso – verranno installate delle gabbie di cattura in punti strategici di maggiore concentrazione mentre fuori dai


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