Napoli, l’interrogatorio dell’amico che ha colpito Arcangelo Correra: «Che guaio ho fatto. Ho capito che era vera solo quando ho visto il sangue»
Le parole di Renato Benedetto Caiafa, il 19enne che ha aperto il fuoco ed è ora in stato di fermo
«Che guaio ho combinato. Non pensavo che fosse vera, non avevo mai visto una pistola prima. Stavamo giocando. Ho capito tutto solo quando ho visto il sangue sul corpo di Arcangelo. Non volevo, non volevo». Queste le parole, riportate da Repubblica, di Renato Benedetto Caiafa, il 19enne che ha colpito alla testa Arcangelo Correra, 18enne di Forcella, a Napoli, uccidendolo. Caiafa, amico e parente della vittima, si è presentato spontaneamente in questura e ha fatto ritrovare l’arma. Affiancata dall’avvocata Antonella Recano ha spiegato in lacrime cosa è successo. Adesso è in stato di fermo. L’arma usata è una pistola Beretta
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