Meta finisce nel mirino dell’Antitrust (che avvia un’istruttoria): “l’IA su WhatsApp imposta agli utenti senza richiesta”
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in collaborazione con i competenti uffici della Commissione Europea, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Meta e delle sue controllate – tra cui WhatsApp Ireland Limited e Facebook Italy S.r.l. – per un presunto abuso di posizione dominante, in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul...
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria contro Meta per l’integrazione forzata del servizio AI su WhatsApp, ipotizzando un abuso di posizione dominante
31 Luglio 2025
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in collaborazione con i competenti uffici della Commissione Europea, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Meta e delle sue controllate – tra cui WhatsApp Ireland Limited e Facebook Italy S.r.l. – per un presunto abuso di posizione dominante, in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
Al centro dell’indagine c’è la decisione, adottata da marzo 2025, di preinstallare Meta AI, il servizio di intelligenza artificiale dell’azienda, direttamente all’interno di WhatsApp.
Il servizio, che consente agli utenti di interagire tramite un assistente virtuale basato su tecnologie di intelligenza artificiale generativa, è stato reso disponibile in modo automatico e senza richiesta esplicita da parte degli utenti. Meta AI appare in una posizione prominente nella schermata dell’app e risulta integrato nella barra di ricerca, aumentando così la probabilità che
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