Måneskin, intervista esclusiva sulla copertina di Dicembre di Vogue Italia
Rispetto ad Alessandro Michele e ai Måneskin sono una principiante dei viaggi: scrivo libri e prendo aerei e treni per accompagnarli nel mondo, ma niente di paragonabile ai loro ritmi e alle loro vite. Eppure spostarmi, dormire negli alberghi è sempre un po’ straniante per me, mi fa sentire scomoda. Così mi aggrappo spesso agli odori: quando sento un odore che mi ricorda casa mi sento meno sola. E ho scoperto che vale anche per Ethan…
Ethan: Gli odori sono molto interessanti, spesso non ce ne rendiamo conto ma sono delle porte temporali. L’altro giorno, per esempio, ho sentito un odore che avevo rimosso e che mi ha riportato fisicamente in un posto a cui non pensavo più da un sacco. Per un anno ho vissuto in camper, non avevo molte disponibilità economiche in quel periodo e la cucina della mia roulotte aveva un odore molto specifico. Quando l’ho risentito ho pensato con tenerezza: “Me l’ero scordato!”.
Damiano: Per me niente odori, ma tantissimi peli di gatto. Ho sempre i vestiti pieni di peli di gatto, ogni volta che apro la valigia