Maglia nera per l’Italia nella classifica sulle performance climatiche: Danimarca al top, ma il mondo è in ritardo
Il Climate Change Performance Index 2025 rivela che l’Italia è in forte ritardo sulle performance climatiche, mentre la Danimarca, l’Olanda e il Regno Unito guidano la classifica. Il mondo arranca nella lotta al cambiamento climatico e la COP29 deve dare una scossa, ma la bozza di accordo presentata dall’Azerbaijan è stata definita “inaccettabile” dall’Ue
L’Italia non brilla per la sua azione climatica. Lo rivela il Climate Change Performance Index 2025 (CCPI), presentato alla COP29 di Baku, che colloca il nostro Paese al 43° posto su 63 Paesi analizzati. Una posizione deludente che conferma il ritardo dell’Italia nella lotta al cambiamento climatico e la quasi totale mancanza di progressi rispetto allo scorso anno, quando il Bel Paese era precipitato al 44° posto, perdendo ben 15 posizioni.
A pesare sul risultato sono diversi fattori: il rallentamento nella riduzione delle emissioni di gas serra, una politica climatica nazionale inadeguata e un Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) poco ambizioso. “L’Italia continua ad avere una visione miope sul fronte energetico”, ha spiegato in una nota il presidente
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