Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’ad di UnitedHealth, rischia la pena di morte
Lo riporta il “New York Post” sulla base della gravità dei reati. Nello Stato di New York la pena capitale è stata sospesa dal 2004. Tuttavia, i procuratori federali hanno la possibilità di richiederla
Luigi Mangione «rischia la pena di morte». A spiegare ciò che potrebbe accadere al 26enne, accusato dell’omicidio dell’amministratore delegato di UnitedHealthCare, è il New York Post sulla base della gravità dei reati. Al giovane è stato contestato l’omicidio di primo grado con l’aggravante del terrorismo: un reato che comporta l’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Nello Stato di New York, dove verrà processato, la pena di morte è stata però sospesa dal 2004. Tuttavia, i procuratori federali hanno la possibilità di richiederla.
Mangione dovrà però fare
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