Luca Trapanese: «Alba è una bambina amata dal padre, e questo basta a essere famiglia»

Nata per te, ora al cinema, racconta la sua storia e quella della figlia Alba, la bambina con sindrome di Down che ha adottato nel 2018 da single. E qui ci racconta perché è sbagliato chiamarlo «eroe» e perché in Italia c'è ancora tanto da fare: «I genitori devono essere integri, non importa che siano due, cinque o uno. Se sono integri, possono crescere figli sereni. Il tema non è l’omosessualità, ma la genitorialità. Bisogna mettere al centro i diritti dei bambini e non la famiglia tradizionale»

«Alba è una bambina intelligente, ha capito che questa storia parla di noi». Luca Trapanese, 46 anni, è stanco ma felice. In questi giorni lui e la figlia Alba stanno seguendo i primi giorni al cinema di Nata per te, il film di Fabio Mollo (con Pierluigi Gigante, Teresa Saponangelo e Barbora Bobulova) che racconta di loro, e lo fa con delicatezza e cura. Trapanese, oggi assessore al welfare del comune di Napoli, ha incrociato la vita di Alba, nata nel 2017 con la sindrome di Down, quando lei aveva pochi giorni, ed era stata lasciata in ospedale dopo la nascita. Trapanese, single, omosessuale, è riuscito non senza difficoltà prima a ottenere l’affido e poi nel 2018 ad adottare Alba, è stato il primo in Italia. Se n’è subito parlato, prima sui giornali locali poi su quelli nazionali, e Trapanese ha dovuto scegliere se rimanere nascosto o se far sentire la sua voce, anzi la loro. Sappiamo tutti com’è andata

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