L’inflazione rallenta in Italia. Ma continua a preoccupare
Nel corso del mese di maggio l’inflazione ha ripreso a scendere, dopo che, ad aprile, aveva registrato una risalita rispetto al livello di marzo 2023, attestandosi su un +7,6%. Ad influenzare il rallentamento è stata la dinamica dei prezzi dei beni energetici.
Andando ad analizzare il settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati hanno registrato un’attenuazione della loro crescita su base annua. Questo ha contribuito a decelerare l’inflazione di fondo, che è scesa su un +6%. La fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del carrello della spesa continua: a maggio è stata pari ad un +11,2%. A comunicarlo è stata l’Istat. Vediamo i dettagli.
A maggio scende l’inflazione
Nel corso del mese di maggio l’inflazione scende. L’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività – ossia il NIC – al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento pari allo 0,3% su base mensile, mentre su base annua è passata ad un +7,6% rispetto al +8,2% del mese precedente. Sono state confermate le stime preliminari. Il tasso di inflazione ha decelerato a seguito del rallentamento, su base tendenziale,
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