“Le cave sono una fabbrica di alluvioni”, la storia infinita delle estrazioni di marmo a Carrara (dal fatturato da record)
Utili netti di milioni di euro, lotte per concessioni e danni ambientali inestimabili: a Massa Carrara si estrae, ancora, marmo, in lungo, in largo, sopra e sotto, in gallerie e a cielo aperto. Un tipo di estrazione – da patrimonio pubblico – che non può non distruggere le montagne e i corsi d’acqua della zona....
Le cave di marmo hanno un alto impatto inquinante sull’ambiente e non solo. La storia infinita del marmo di Carrara, tra concessioni secolari e rifiuti speciali mai smaltiti correttamente né legalmente
@Canva
Utili netti di milioni di euro, lotte per concessioni e danni ambientali inestimabili: a Massa Carrara si estrae, ancora, marmo, in lungo, in largo, sopra e sotto, in gallerie e a cielo aperto. Un tipo di estrazione – da patrimonio pubblico – che non può non distruggere le montagne e i corsi d’acqua della zona. E l’ambiente tutto.
Le cave di marmo nei dintorni di Carrara, in Toscana, sono antichissime, la maggior parte di epoca romana, e le opere d’arte e di architettura create utilizzando questo marmo sono presenti praticamente in tutto il mondo. E non è un caso, forse, che si tratti di un’attività estrattiva da fatturati record (di poche aziende). Ma quanto ci costa?
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Sul punto è tornato nuovamente Report, il programma d’inchiesta di Rai 3 che ha
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