La vittoria di Biden sui chip. Giappone e Olanda allineati sulla Cina
Ora è ufficiale: sulla scia delle restrizioni tech imposte dagli Stati Uniti alla Cina, si aggiungono anche Paesi Bassi e Giappone. L’accordo trilaterale, di cui Formiche.net aveva già dato notizia, segna un punto fondamentale che renderà più complessa la produzione tecnologica di Pechino, privata di importanti macchinari che vengono realizzati in Occidente. È una vittoria di Joe Biden, che dopo mesi di negoziati è riuscito a convincere la controparte olandese e quella nipponica a compiere questo grande passo, segnando una rottura ancor più evidente con la Cina.
I limiti alle esportazioni vedranno coinvolte società importanti, come Asml, che controlla il mercato dei macchinari a litografia ultravioletta estrema (Euv), una tecnologia essenziale per l’incisione dei transistori sui wafer di silicio, poi sfruttati nelle fonderie più sofisticate, ma anche la Tokyo Electron e la Nikon Corporation. Senza le loro tecnologie, la Cina farà davvero fatica a sviluppare il proprio settore dei chip come vorrebbe.
Alla base di questa decisione, partorita in America per essere successivamente accettata da altri due importanti hub, uno in Europa e uno in Asia, c’è la volontà di non partecipare alle attività illecite del Partito Comunista Cinese. Non si
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