La solitudine di Alexia
Tutti, ma proprio tutti almeno una volta nella vita abbiamo sentito, canticchiato o ballato una sua hit: da Gimme Love a The Summer Is Crazy fino a Happy. E che dire della svolta in italiano con un secondo posto a Sanremo 2002 con Dimmi come… cui è seguita, l’anno dopo, la vittoria con Per dire di no? Poi di Alexia si sono perse le tracce. Oggi non è più la stellina dance anni ’90 e di recente ha pubblicato il disco natalizio My Xmas.
Allora Alexia, com’è iniziato tutto?
Precocemente. Avevo dato prova di avere questo talento per gioco, mi coinvolgevano nelle feste di fine anno perché possedevo una voce potente ed ero intonata.
E poi?
Dissero a mia mamma che potevano esserci sviluppi interessanti. Era un gioco, andavo a scuola di canto fino a quando, a 16 anni, mi sono presa un periodo sabbatico, perché erano tutti piccolini intorno a me.
Quando hai ripreso?
Dopo la scuola ho cominciato a cantare in una cover band. Alla Bussola, in Versilia, ho incontrato il mio primo produttore, Roberto Zanetti, che ha visto in me un diamante grezzo.
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