La ritualità antica si riscrive a San Casciano dei Bagni. Bronzi straordinari riemergono dal fango
Una delle statue in bronzo rinvenute nel corso dello scavo a San Casciano dei Bagni | Courtesy Ministero della Cultura
Siena – Sono emersi dall’acqua calda della sorgente termo-minerale del Bagno Grande a San Casciano (Siena) dopo 2300 anni, restituendo i volti delle divinità venerate nel luogo sacro, assieme alle rappresentazioni degli organi e delle parti anatomiche, dalle mani ai polmoni, per i quali i devoti richiedevano l’intervento curativo della divinità attraverso l’acqua sacra.
Il fango caldo ha protetto e restituito le effigi rassicuranti di Igea, dea della salute, e di Apollo, protettore delle arti mediche, e ancora insoliti ritratti accompagnati da iscrizioni che svelano talvolta nomi di inedite divinità oltre al motivo per il quale si chiedeva la grazia concedendo il bronzo in offerta.
Una delle statue in bronzo rinvenute a San Casciano dei Bagni | Courtesy Ministero della Cultura
È il sorprendente bilancio della straordinaria scoperta che ha visto riemergere dalle falde dei secoli 24 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, accanto a ex voto, oggetti della ritualità quotidiana e a cinquemila monete in oro, bronzo, argento.
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