La pianta più velenosa del mondo che ha spinto le persone al suicidio

Esistono storie che non esistono, come diceva il buon Maccio Capatonda nel trailer del capolavoro “L’uomo che usciva la gente”, mentre altre sembrano nate per i film dell’orrore, e sono fin troppo reali. Come la protagonista della nostra storia, una pianta apparentemente innocua, che in realtà nasconde una natura letale. Si chiama Gympie-Gympie (anche detta...

Scopriamo l’inquietante storia della pianta più velenosa del mondo, capace di provocare dolori insopportabili e spingere al suicidio.

Esistono storie che non esistono, come diceva il buon Maccio Capatonda nel trailer del capolavoro “L’uomo che usciva la gente”, mentre altre sembrano nate per i film dell’orrore, e sono fin troppo reali. Come la protagonista della nostra storia, una pianta apparentemente innocua, che in realtà nasconde una natura letale.
Si chiama Gympie-Gympie (anche detta “pianta del suicidio”, il nome scientifico è Dendrocnide moroides ed appartiene alla famiglia delle Urticaceae), cresce nell’entroterra australiano ed è considerata la pianta più velenosa del pianeta.

Non stiamo parlando di un esemplare che ha nel semplice contatto urticante la sua arma peggiore, ma di un “mostro” verde che ha spinto le persone a scelte estreme, inclusa la decisione di togliersi la vita.
E sì, c’è anche una vicenda surreale legata a un uomo che ha usato le sue foglie come carta igienica, senza sapere cosa stesse maneggiando. Il risultato? Dolore insopportabile ed un epilogo tragico che fa rabbrividire solo a pensarci.

Un tocco


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