La follia dei collettivi, parte il “No Meloni day”: cortei studenteschi alla crociata contro il governo
La follia dei collettivi studenteschi si eleva all’ennesima potenza. Domani venerdì 18 novembre sarà la giornata della manifetazione dal titolo inequivocabile “No Meloni day”. L’anno organizzata i collettivi studenteschi per una scuola “antirazzista e antisessista”. Molta confusione sotto il sole: i collettivi chiamando alla crociata contro il governo in carica da un mese hanno messo di tutto nelle loro rivendicazioni. Sono previsti cortei in tutta Italia. Giovedì durante il blitz ad Assolombardia il collettivismo rosso aveva spiegato così la loro bravata. “Abbiamo deciso di fermare i lavori dentro a Confindustria perché è il luogo simbolo dello sfruttamento e degli interessi condivisi tra governo e ricchi“. Poi hanno mostrato striscioni con scritte come “Vi arricchite sulle spalle di un nuovo milione di poveri” e “Parlate di sicurezza e continuiamo a morire a scuola”.
Follie sinistre nel “No Meloni day”
Bizzarro che si lamentino della Scuola-lavoro di cui Meloni e il suo governo non hanno responsabilità. “Veleni tossici nelle piazze. Giovani in modalità barbarie. Bullismo politico in agguato. Sono queste le previsioni del tempo (politico) per la giornata di domani, che con un incredibile sforzo di fantasia è stata denominata “No Meloni day””, è il commento di Libero. Sarà invasione di piazze e strade con lo slogan: ‘Ora decidiamo noi’. Oltre 35 piazze saranno invase dagli studenti con l’obiettivo di superare i 150mila studenti scesi a manifestare lo scorso anno. In realtà è il solito modo di una parte di fare politica con slogan violenti e ricerca dello scontro. Lo sappiamo come hanno manifestato il dissenso gli studenti, dai licei alle università e gli infiltrati. Foto di Meloni e ministri a testa in giù e altre “barbarie”.
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