“La destra criminalizza i poveri e privilegia gli evasori, è emergenza sociale”: sul salario minimo parla Misiani (Pd)
Antonio Misiani, senatore e responsabile economia del Pd, la battaglia per il salario minimo è da considerarsi persa?
“Assolutamente no. Tre quarti degli italiani sono a favore, compresa una larga maggioranza degli elettori della destra. Continueremo a batterci per loro, in Parlamento ma soprattutto nel Paese. Se la maggioranza e il governo confermeranno il loro no pregiudiziale e ideologico, andremo a raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare e torneremo in Parlamento”.
I partiti di opposizione su questa battaglia sono tutti uniti, tranne Italia viva.
“Per quanto riguarda Italia Viva, la domanda va rivolta a loro. Noi crediamo che sia molto importante che attorno alla proposta di legge sul salario minimo si sia costituito un ampio fronte di forze politiche che assieme a noi stanno dando battaglia in Parlamento. Si tratta di una proposta che affronta un’emergenza sociale. Oggi in Italia più di tre milioni di lavoratori e lavoratrici sono retribuiti meno di 9 euro lordi l’ora. In molti casi siamo davanti a fenomeni di vero e proprio sfruttamento. Rimanere con le mani in mano come vuol fare il governo
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