La carica delle Ong: in spregio a norme, divieti, ultimi trascorsi, 2 navi già in mare e 4 pronte a partire
Ong all’assalto. Due navi della flotta, la Geo Barents e la Humany 1, sono già in mare verso la Libia e fanno rotta sul Mediterraneo centrale per operazioni di ricerca e soccorso di migranti. Altri quattro vascelli sarebbero ai blocchi di partenza, pronti a dare manforte a chi li sta precedendo. E tutte completamente indifferenti al braccio di ferro con il Viminale delle scorse settimane. Della sorte dei migranti sbarcati in Francia, con noto disappunto delle autorità locali. E dell’Europa che, dopo i richiami italiani alla condivisione di una problematica annosa e di un crisi endemica – che ha trasformato l’emergenzialità del fenomeno in straordinarietà ininterrottamente ricorrente – ha quanto meno raccolto l’appello alla condivisione di una soluzione più equamente ripartita. Oltretutto, considerando che quasi tutte le navi della flotta “umanitaria” battono bandiere tedesche. Norvegesi. O comunque riferite ad associazioni francesi e spagnole, il dato a questo punto non è più trascurabile.
Le navi Ong pronte all’assalto: 2 sono già in mare
Ma tant’è. La Geo Barents ha ripreso la navigazione in direzione del Mediterraneo centrale pronta a unirsi a largo di Malta alla Humanity 1. Altre quattro navi stanno per partire. E tutto, ad appena un mese di distanza dall’ultima missione che ha lasciato una scia di polemiche e rivendicazioni di ampia portata. Questioni ancora in agenda. E allora, come riferisce nel dettaglio un informato servizio in apertura del sito de Il Giornale, «la nave Humanity 1 ha lasciato il porto di Burriana, in Spagna, lo scorso 24 novembre: e ora naviga a sud di Malta. La Geo Barents, invece, ha lasciato Augusta nel tardo pomeriggio di ieri e si trova in queste ore al largo delle coste orientali. Sempre intorno all’isola di Malta. Nessuna delle due batte bandiera italiana.
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