Incredibili manufatti di valore inestimabile scoperti al largo di Capri
Una serie di misteriosi manufatti antichi realizzati in vetro vulcanico sono stati trovati al largo delle coste italiane – e alcuni credono che gli oggetti potrebbero rappresentare il carico di un relitto neolitico, in quella che sarebbe una scoperta potenzialmente “strabiliante”.
Nel mese di ottobre, i sommozzatori dell’unità subacquea della Polizia di Napoli hanno identificato i resti sommersi, costituiti da un materiale chiamato ossidiana, vicino a Capri, un’isola nel Golfo di Napoli. I manufatti di ossidiana giacciono sul fondale marino, vicino a una grotta marina sulla costa dell’isola conosciuta come Grotta Bianca, secondo la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (SABAP) per dell’area metropolitana di Napoli. SABAP ha affermato in un comunicato stampa che i manufatti di ossidiana avrebbero potuto far parte del carico di una nave dell’era neolitica, o della Nuova Età della Pietra. L’intervallo di date per questa fase dello sviluppo umano varia a seconda della posizione geografica. In tutta Europa il Neolitico abbraccia grosso modo gli anni 7000-2000 a.C. Ma nella regione centro-occidentale del Mediterraneo, dove si trova Capri, l’arco temporale si avvicina al 6000-3500 a.C.
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