
Importare un’auto dalla Francia: cosa sapere su costi e burocrazia
Importare un’auto dalla Francia è vantaggioso per modelli di fascia alta o versioni difficili da reperire sul mercato in Italia
Dietro al fascino dell’affare di importare un’auto dalla Francia c’è una procedura articolata, che impone attenzione a normative fiscali, documentazione tecnica e obblighi amministrativi. Per affrontare questo percorso bisogna conoscere ogni passaggio così da evitare costi imprevisti e ritardi nell’immatricolazione.
QUANDO CONVIENE IMPORTARE UN’AUTO DALLA FRANCIA
Importare un’auto dalla Francia è vantaggioso nel caso in cui si punti a modelli di fascia alta, chilometraggi contenuti o versioni difficili da reperire sul mercato italiano. Alcune case automobilistiche propongono sconti maggiori o promozioni riservate al mercato nazionale francese. Di conseguenza l’acquisto diventa appetibile anche dopo aver sommato le spese di trasporto e immatricolazione. Il primo elemento da considerare è la differenza tra auto nuova e auto usata, poiché questa distinzione condiziona l’iter burocratico. Un veicolo viene definito nuovo se ha meno di sei mesi dalla prima immatricolazione oppure ha percorso meno di 6.000 chilometri. In tutti gli altri casi si parla di usato. Questa classificazione determina se si dovrà versare o meno l’Iva in Italia e influenza anche i controlli richiesti per l’immatricolazione.
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