
Il paradosso del Brasile: via libera alle trivelle al largo dell’Amazzonia per finanziare la transizione ecologica
Il Brasile, prossimo ospite della cruciale conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop30 a Belém, si trova al centro di una controversia ambientale e politica che mette in discussione le sue ambizioni “verdi”. La compagnia petrolifera statale Petrobras ha infatti ricevuto l’autorizzazione per avviare le trivellazioni esplorative al largo della foce del Rio delle Amazzoni,...
L’autorizzazione a Petrobras per l’esplorazione petrolifera al largo della foce del Rio delle Amazzoni espone le contraddizioni del Presidente Lula da Silva, che si presenta come leader climatico. Gli ambientalisti denunciano il rischio per la biodiversità e definiscono la decisione un “sabotaggio” della prossima Cop30 che si terrà a Belém. L’Ong Osservatorio per il clima annuncia ricorso
23 Ottobre 2025
@Canva
Il Brasile, prossimo ospite della cruciale conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop30 a Belém, si trova al centro di una controversia ambientale e politica che mette in discussione le sue ambizioni “verdi”. La compagnia petrolifera statale Petrobras ha infatti ricevuto l’autorizzazione per avviare le trivellazioni esplorative al largo della foce del Rio delle Amazzoni, in una mossa contestata duramente dalle organizzazioni ambientaliste.
L’autorizzazione, giunta in data 20 ottobre 2025, segna la fine di una battaglia durata cinque anni per Petrobras, che ha dichiarato di aver “soddisfatto tutti i requisiti stabiliti dall’Ibama” (l’organismo di controllo ambientale), come riportato dall’agenzia France-Press (AFP).
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