Il Montebaldo sposa il marrone di San Zeno
Matrimonio d’amorosi sensi ieri alla Taverna Kus di San Zeno di Montagna (versante veronese del Monte Baldo) tra i marroni Dop di San Zeno e i vini del Consorzio di tutela del “Montebaldo” Doc, antico Distretto del Bardolino. Pretesto peccaminoso la singolar tenzone che doveva decretare il principe dei piatti da proporre ai buongustai che per tre weekend a partire dal 22 ottobre e fino al 6 novembre animeranno l’incantevole località montana conosciuta come la più bella terrazza panoramica che si affaccia sul Lago di Garda, davvero spettacolare.
I marroni di San Zeno Dop Una bontà i marroni bolliti in acqua con emulsione di olio d’oliva e vaniglia
Cinque i piatti sottoposti al giudizio di una giuria di giornalisti e food blogger riuniti alla Taverna Kus di Giancarlo Zanolli e proposti per l’occasione dallo chef Stefano Lorenzi. Leitmotiv dell’evento, naturalmente, i marroni Dop di San Zeno di Montagna declinati in diverse versioni.
Giancarlo Zanolli e Stefano Lorenzi
Come primo piatto è stato proposto un delizioso Fagottino di coniglio allevato a fieno con ripieno di marroni di San Zeno, julienne di verza e salsa di marroni profumata alla salvia. È poi stata la volta di un piatto classico della cucina autunnale del Monte Baldo: il Minestrone di marroni di San Zeno nella pagnotta di pane. Coreografico, ma non solo. Di una bontà ancestrale. Come terzo piatto lo chef ha presentato un plateau di formaggi con selezione di caprini, pecorini e formaggi vaccini del Caseificio Biologico Ca’ Verde di Oppeano, accompagnati da una mostarda di pere, miele di castagno e marroni di San Zeno. Era il preludio al quarto piatto, un’autentica sorpresa rivelatasi vincente: i Marroni di San Zeno
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