
Il geometra che diventò principe intestandosi un’isola del Mar Rosso | Milena Gabanelli
Il geometra che diventò principe intestandosi un’isola del Mar Rosso | Milena Gabanellicorriere.it
C’era una volta un geometra di Ravenna che voleva diventare principe. Un giorno dal Mar Rosso, tra Yemen ed Eritrea, spuntò una piccola isola vulcanica tutta nuova e allora lui la rivendicò con l’atto di un notaio di San Marino battezzandola San Bernardino. Così il geometra divenne «Sua Altezza Serenissima Gianni Rolando Principe di San Bernardino». Dopo quasi 10 anni, con una novantina di nomine tra ministri, ambasciatori e cappellani, Sua Altezza Serenissima, 69 anni, ex pilota del Motomondiale 500, è sempre lì è al vertice del principato «fondato su atti giuridici», retto da una Costituzione, con una sua moneta, il Pax, e sedi diplomatiche. Compreso il Consolato Generale in Italia in via Barberini 11 a Roma. Un mondo parallelo
Siccome è tutto vero, non è una favola e va avanti dal 2013, siamo andati in via Barberini ma prima ancora all’origine dei fatti, l’eruzione vulcanica sottomarina. Da lì in poi tra notai veri e atti farlocchi, fondazioni, onlus, donazioni via PayPal, presunti lord e improbabili contesse, si viaggia in un mondo parallelo: una fusione di vero (poco), verosimile (molto) e grottesco (tutto). Già che c’eravamo abbiamo chiesto come ottenere la cittadinanza: si compila un modulo allegando documenti e la ricevuta di una «donazione umanitaria» di 250 euro alla Fias-Fondazione Internazionale Assistenza Sociale su un conto di una banca bulgara. Dopo la nostra telefonata di chiarimenti, sul sito la donazione è diventata «libera».
Quando l’isola spuntò
La storia inizia il 19 dicembre 2011 quando diversi pescatori assistono agli spasmi di un vulcano sottomarino che sputa fuori un’isoletta lavica nel Mar Rosso al largo delle coste occidentali dello Yemen, nell’arcipelago dello Zubair, sul crinale tra la placca