
Il film “Il Comandante” celebra Todaro, eroe della X Mas. Ma la stampa progressista ne fa un antenato della Rackete
Fermi tutti: la X Mas ha avuto anche eroi, ufficiali integerrimi e umani, il cui esempio è simbolo di quale sia lo spirito italiano. Nei giorni delle feroci polemiche sulla maglietta indossata da Enrico Montesano, sono iniziate infatti le riprese del film Il Comandante, nato dal sodalizio tra lo scrittore Sandro Veronesi e il regista […]
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Fermi tutti: la X Mas ha avuto anche eroi, ufficiali integerrimi e umani, il cui esempio è simbolo di quale sia lo spirito italiano. Nei giorni delle feroci polemiche sulla maglietta indossata da Enrico Montesano, sono iniziate infatti le riprese del film Il Comandante, nato dal sodalizio tra lo scrittore Sandro Veronesi e il regista Edoardo de Angelis. La pellicola racconta come il comandante della Regia Marina, Salvatore Todaro, che avrà il volto di Pierfrancesco Favino, nell’ottobre del 1940 abbia salvato i 26 naufraghi di un mercantile belga, dal quale era stato attaccato, ma che poi aveva avuto la peggio finendo affondato. Per portarli in salvo, il Comandante rischiò poi la vita e la missione navigando in emersione, poiché col nuovo carico non c’erano più le condizioni per viaggiare sott’acqua. Alla domanda sul perché l’avesse fatto, Todaro rispose: «Perché noi siamo italiani».
Il Comandate eroe raccontato da Veronesi aderì alla X Mas
Si tratta, in effetti, di un esempio luminoso dello spirito nazionale e dell’integrità morale delle sue forze armate, incarnate da quel comandante pluridecorato il cui nome campeggia nella sezione del sito della Marina dedicata alle medaglie d’oro. «Nel novembre 1941 passò nella X Flottiglia Mas di La Spezia e, al comando dei mezzi d’assalto, partecipò ad importanti operazioni in Mar Nero, distinguendosi particolarmente durante la delicata fase del blocco dal mare della città di Sebastopoli», si legge tra l’altro nelle note biografiche di Todaro, che con un link rimandano anche alla pagina dedicata alla Medaglia d’oro della Decima e ai suoi numerosi appartenenti a loro volta insigniti di onorificenze militari.
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Di tutto questo, però, in quello che viene anticipato del film su Todaro non sembra esserci traccia. Un
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