Il Fascino delle Luci al Neon: Storia e Funzionamento
I cartelli al neon sono senza dubbio affascinanti. Non c’è nulla di più vintage di un tubo luminoso a forma di cocktail. Ma come funzionano esattamente le luci al neon? Tutto ha avuto inizio nel lontano 1912, quando l’ingegnere francese Georges Claude e il suo socio Jacques Fonseque vendettero il primo cartello al neon al mondo al barbiere Palais Coiffeur di Parigi. Da allora, queste luminose invenzioni si sono diffuse in tutto il mondo, assumendo forme e dimensioni diverse.
Il gas al neon, noto nella tavola periodica come Ne, è incolore e inodore. Tuttavia, una volta inserito in un tubo di vetro e eccitato dall’elettricità, il gas si trasforma completamente. Quando l’elettricità scorre attraverso il tubo di vetro, gli elettroni del gas vengono eccitati, accelerano e si liberano dalle loro orbite, generando ioni carichi positivamente. Questi elettroni in movimento urtano altri atomi di neon, inducendoli a ionizzarsi a loro volta. L’energia in eccesso viene rilasciata sotto forma di fotoni, che è la luce visibile che percepiamo.
La forma delle luci al neon dipende dalla lavorazione del vetro, mentre il colore
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