Guerra Israele – Iran: rischio aumento prezzi carburanti?
La guerra Israele - Iran sta influenzando i mercati e, di conseguenza, i prezzi del petrolio e dei carburanti stanno aumentando
C’era da aspettarselo che la guerra tra Israele e Iran avrebbe avuto effetto sui mercati internazionali, colpendo soprattutto i prezzi dei carburanti. Già poche ore il primo attacco dell’aviazione di Tel Aviv contro il programma nucleare della Repubblica Islamica si erano alzate voci preoccupate sull’imminente rincaro del petrolio e sul conseguente impatto ai distributori, e a stretto giro di posta il prezzo alla pompa di benzina e diesel è effettivamente aumentato. Col rischio che sia soltanto l’inizio di un’escalation dagli esiti imprevedibili.
LE PREOCCUPAZIONI DOPO IL PRIMO ATTACCO
Già venerdì scorso, infatti, il Codacons aveva ammonito che l’impennata del petrolio sui mercati internazionali avrebbe provocato il rialzo immediato in Italia dei listini di benzina e gasolio ai distributori, chiedendo al Governo di attivarsi a tutela dei cittadini, specie in vista delle prossime partenze per le vacanze estive: “I prezzi del petrolio“, denunciava la nota associazione a tutela dei consumatori, “dopo l’attacco di Israele all’Iran sono volati a 74 dollari al barile, quasi l’8% di più rispetto alle quotazioni del giorno prima. Se il costo del greggio non invertirà a breve
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