Gli fracassa la testa con uno sgabello, rissa finisce nel sangue a Mammagialla
Cinque detenuti a processo, tra cui la vittima costituita parte civile
In nemmeno dieci minuti hanno scatenato il caos a Mammagialla, tra pugni, calci e sgabellate in faccia. Cinque detenuti del carcere di Viterbo sono a processo per rissa e lesioni aggravate. Uno di loro si è anche costituito parte civile contro gli altri quattro per essere stato mandato in ospedale con la testa fracassata e il volto ricoperto da una maschera di sangue.
La ricostruzione
Il violento episodio risale al pomeriggio del 29 ottobre 2016. Stando a quanto ricostruito dalla procura, grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza del carcere e al racconto degli agenti di polizia penitenziaria presenti, quattro detenuti (per uno dei quali la posizione è stata stralciata e sta seguendo un iter processuale a parte), sollecitati da un quinto non identificato, si sarebbero spostati dalla sala socialità al corridoio puntando a due compagni di sezione. In tre si sarebbero scagliati contro uno della coppia, mentre il quarto avrebbe preso di mira il detenuto poi costituitosi parte civile.
L’aggressione
Raggiunto da un pugno in pieno volto, il recluso sarebbe piombato a terra e sarebbe stato riempito di calci. Nel tentativo di difendersi, avrebbe afferrato il manico di una scopa che era in una cella vicina ma sarebbe stato anticipato dalla sgabellata in faccia. Con una profonda ferita alla testa, è stato trasportato d’urgenza e in codice rosso all’ospedale di Belcolle dove è stato ricoverato in prognosi riservata per la grave lesione.
Il processo
Per questo violento episodio la vittima stessa e quattro dei detenuti coinvolti sono finiti a
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