Gli 007 Usa contro la cinese Tik Tok: si appropria dei dati. Esattamente come fa Meta
L’oramai famosa frase “se il servizio è gratis il prodotto sei tu” che mette in guardia dal prendere alla leggera le reali intenzioni di chi ha creato e gestisce i Social – da Facebook e Instagram della galassia a stelle e strisce di Meta alla cinese Tik Tok, da Twitter a tante altre – offrendo un servizio che sembra gratuito ma non lo è, ben si adatta all’ultima diatriba politico-commerciale fra la National Intelligence, che finge di scandalizzarsi dell’eccessiva invasività di Pechino e le aziende digitali americane che rubano dati a rotta di collo inventandosi ogni giorno trucchi per appropriarsi dei dati degli utenti.
“I genitori dovrebbero essere preoccupati per la protezione dei dati dei loro figli che utilizzano Tik Tok, la piattaforma di proprietà della società cinese ByteDance, sostiene Avril Haines, Director of National Intelligence, l’agenzia Usa che coordina tutte le attività di intelligence, sottolineando come il governo cinese sia “straordinariamente” abile “nel collezionare dati stranieri”.
Intervistata durante il Reagan National Defense Forum, ha sottolineato la capacità della Cina di “prendere di mira settori per campagne di informazione” ma anche raccogliere dati “per il futuro ed usarli per diversi obiettivi”. Cosa che, poi, non è per nulla differente da ciò che fanno i Social statunitensi.
Alla domanda se quindi i genitori debbano essere preoccupati se i figli utilizzano il social media, diventato uno dei più popolari negli Stati Uniti soprattutto tra giovani e giovanissimi, Haines ha risposto: ‘sì credo che debbano esserlo”.
E, magari, ad Haines appare assolutamente logico e normale che, per esempio, Meta, attraverso Pixel di Facebook, utilizzato per rilevare l’efficacia delle proprie inserzioni sui social, abbia raccolto, i dati sanitari negli ospedali italiani, trasferendoli poi all’estero.
Cos’è Pixel di Metà? “Una porzione di codice che applichi sul
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