Giulio Giaccio sciolto nell’acido per errore, i killer offrono un risarcimento: la famiglia rifiuta
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All’alba del nuovo millennio, nella piena estate del 2000, Giulio Giaccio è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa e sciolto nell’acido per errore, vittima di uno scambio di persona. Due dei suoi killer sono stati arrestati alla fine del 2022: per evitare l’ergastolo, gli imputati hanno offerto un risarcimento alla famiglia che però ha rifiutato il denaro invocando giustizia.
Giulio Giaccio sciolto nell’acido per errore, i killer offrono un risarcimento: la famiglia rifiuta
Ai genitori di Giulio Giaccio, operaio ucciso dalla mafia per uno scambio di persona a Napoli oltre un ventennio fa, è stato offerto un risarcimento di 30 mila euro in contanti e 120 mila euro in immobili. I coniugi hanno rifiutato l’offerta che mirava a far ottenere uno sconto di pena ai due imputati Carlo Nappi e Salvatore Cammarota, per i quali nella giornata di martedì 18 aprile comincerà l’udienza preliminare.
Il risarcimento, quindi, rappresentava una strategia volta a evitare a Nappi e Cammarota l’ergastolo. Dopo aver rifiutato il risarcimento, la famiglia della vittima innocente ha affermato: “Non vogliamo risarcimenti ma giustizia”.
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