Giornata mondiale degli oceani: cosa sta davvero minacciando il “respiro” del nostro Pianeta

Diportisti disattenti, barche sempre più grandi, acque sempre più calde. Gli oceani e gli altri grandi bacini idrici del mondo – e in particolare il Mediterraneo – non sono mai stati così sotto pressione. E a farne le spese è anche uno degli ecosistemi più preziosi e fragili del nostro mare: la Posidonia. Ogni 8...

L’8 giugno si celebrano gli immensi bacini idrici, ma il Mediterraneo lancia l’allarme: la Posidonia rischia di sparire, soffocata da ancoraggi e inquinamento

Riccardo Liguori

8 Giugno 2025

@Turismo de Formentera

Diportisti disattenti, barche sempre più grandi, acque sempre più calde. Gli oceani e gli altri grandi bacini idrici del mondo – e in particolare il Mediterraneo – non sono mai stati così sotto pressione. E a farne le spese è anche uno degli ecosistemi più preziosi e fragili del nostro mare: la Posidonia.

Ogni 8 giugno la Giornata mondiale degli oceani ci ricorda quanto sia urgente proteggere i mari, custodi di biodiversità e alleati insostituibili contro la crisi climatica. Ma l’edizione 2025 ha un’urgenza in più. Mentre a Nizza si apre la Conferenza ONU sugli Oceani, nuove evidenze scientifiche raccontano uno scenario sempre più allarmante per i “polmoni verdi” sommersi del Mediterraneo: le praterie di Posidonia oceanica sono sempre più minacciate da comportamenti umani e mutamenti ambientali.

Il mare si scalda, la vita


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