Feto morto dopo il vaccino, la Procura di Sulmona dispone nuove indagini
A due settimane dal termine della gravidanza, perde la bimba che stava aspettando dieci giorni dopo l’inoculazione del vaccino trivalente. La donna presenta denuncia, scatta l’inchiesta ma la prima perizia non rivela nessi di causa-effetto. Il magistrato titolare dell’inchiesta, però, non si accontenta e dispone nuove indagini
“Non si evidenziano nessi di casualità tra l’evento morte endouterina e il comportamento dei sanitari che è apparso rispettoso delle moderne linee guida”. Sono giunti a questa conclusione i periti Luigi Miccolis e Claudio Celentano incaricati dalla Procura di Sulmona per lo svolgimento degli accertamenti irripetibili sulla documentazione riguardante la morte fetale avvenuta nell’ospedale di Sulmona. Ma il magistrato titolare dell’inchiesta dispone nuove indagini.
La storia vede protagonista una donna di 33 anni che il primo luglio 2021, a due settimane dal termine della gravidanza, perse la bimba che aveva in grembo, dieci giorni dopo l’inoculazione del vaccino trivalente. Due anni dopo, tramite il legale Vincenzo Margiotta, la donna ha presentato denuncia-querela alla magistratura.
I periti hanno rilevato che il ginecologo diede l’indicazione alla vaccinoprofilassi per la pertosse come da raccomandazione ministeriale e
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