Fassina: “Una Manovra di galleggiamento e qualche spot elettorale. Così il Paese non va lontano”
Per il prossimo anno l’Italia mette in programma la crescita più bassa dell’Eurozona e la spesa per interessi è di gran lunga maggiore dell’area (il 4,2% del Pil, un punto in più della Grecia). Siamo in compagnia di altri sei paesi a sforare il tetto del deficit al 3% e di altri sette nell’assenza di una significativa discesa del peso del debito sul prodotto. Stefano Fassina, economista ed ex viceministro dell’Economia del governo Letta, oggi presidente dell’associazione Patria e Costituzione, che ne pensa?
“Il nostro debito pubblico è una zavorra enorme. L’Italia ha le mani legate. La Germania distribuisce 200 miliardi in sostegni a imprese e famiglie nel 2023, capacità di investimento e potere d’acquisto per il settore privato. Noi, no. La Germania nel 2024 prevede un deficit primario, ossia al netto della spesa per interessi, dell’1%. Noi, secondo la Nadef, saremo in pareggio. Inoltre, con i BOT che rendono oltre il 2% in più dei BUND e un’inflazione in riallineamento tra Roma e Berlino, si determina per noi un effetto di spiazzamento degli investimenti privati nell’economia reale. Insomma, il nostro
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