Empatici oscuri: chi sono e come riconoscere la loro tossicità (paragonabile a quella dei narcisisti)
Gli empatici oscuri, una nuova e subdola tipologia di manipolatori, appaiono premurosi e sensibili ma in realtà sfruttano l’empatia per scopi egoistici
Pensavamo che il narcisismo fosse la forma più tossica di personalità e invece un nuovo trend sui social ci porta una nuova figura: gli empatici oscuri. Suonano come personaggi da fumetto, ma no, sono molto reali, e ancor più pericolosi di quanto immaginiamo. A differenza dei narcisisti, questi individui hanno un’arma in più: sanno leggere nelle emozioni degli altri e usarle per il proprio vantaggio.
Gli empatici oscuri, la cui definizione è emersa da uno studio del 2021, uniscono empatia e lati inquietanti della personalità, come narcisismo, psicopatia e machiavellismo. Altro che “persona empatica”! Questi non si accontentano di comprendere le tue emozioni; le usano, come un kit di strumenti pronti a disarmarti. Chiaro esempio di “lupi travestiti da agnelli”, sono in grado di manipolare l’altro, spesso in modo così subdolo che le vittime non capiscono di essere sotto controllo.
Empatia o manipolazione?
Normalmente, l’empatia è sinonimo di ascolto e supporto. Negli empatici oscuri,
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